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Cambio di stagione: integratori unghie e capelli per affrontarlo al meglio

Il cambio di stagione proverbialmente provoca non pochi disagi: ecco come affrontarlo al meglio avvalendosi di integratori naturali ed efficaci.

Di cosa parliamo in questo articolo

Cambio di stagione sintomi

Il periodo indicato, da quello che si è potuto carpire, è fautore di molteplici sintomi. Alcuni le abbiamo riportati, ma vale la pena ribadirli, specificandone l’origine:

  • Irritabilità e ansia: sono tra i primi segnali che il cambiamento di stagione procura. Entrambe, tuttavia, non sono solo il frutto di uno stravolgimento del periodo, ma sono connesse all’azione della serotonina – il neurotrasmettitore che regola l’umore – che, in presenza di un’alterazione della flora batterica a livello intestinale, cala un po’ la concentrazione.
  • Insonnia: il colpevole? La conseguente azione della serotonina. In effetti, a seconda di come si comporti quest’ultima, può o meno, sopraggiungere una diminuzione della produzione di melatonina.
  • Stanchezza, sonnolenza e malessere generale: in linea di massima, capita a tutti di incorrere in questo trinomio di sintomi poco edificanti. Ci si alza al mattino già stanchi ed è difficile mantenere alta la concentrazione. Il motivo? Durante la notte, ci svegliamo più volte e le continue “levate” non permettono un sonno ristoratore. Il cambio di stagione stanchezza è uno tra i fattori che più influenzano le azioni quotidiane.
  • Disturbi gastrici: il cambio di stagione, lo si evince, provoca repentini sbalzi di temperatura e il corpo fatica ad adattarsi alle condizioni climatiche. Non solo, può stimolare sia il sistema ormonale che nervoso, spingendo entrambi a produrre un’eccessiva secrezione acida all’interno dello stomaco (già di per sé disbiotico). L’intestino, a sua volta, fa scattare una bassa risposta immunitaria, innescando i sintomi riportati.
  • Caduta dei capelli: anche se è considerato un fenomeno fisiologico naturale, diciamocelo, preoccupa parecchio. Tuttavia, dobbiamo capire che il capello ha un proprio ciclo di ricrescita costituito dalle fasi di: nascita, crescita o sviluppo, caduta e rinascita. Il cambio di stagione, con i relativi ritmi e temperature, accelera – appunto – il rinnovamento capillare (la rinascita, per intenderci). Durante questo periodo, anche se le attività concernenti l’estensione sono ultimate, nel follicolo pilifero, sono presenti molti più capelli del dovuto. Poiché questi vengono sostituiti, è normale ritrovarsi con un numero maggiore di ciocche nella spazzola! La “situation” comunque non deve protrarsi nel lungo periodo.
  • Unghie fragili, che cadono: come succede per i capelli, anche le unghie risentono del cambio di stagione. L’arrivo dell’autunno, per esempio, porta un calo delle temperature (e il freddo, si sa, influisce molto) che compromette la salute fisica non solo dell’organismo in generale (pelle inclusa), ma anche delle unghie, spesse volte trascurate. Se poi, permaniamo all’aperto per ore, queste si indeboliscono ed iniziano a sfaldarsi. Ricorrere ad integratori specifici, lo vedremo, può essere una valida soluzione.

Cambio di stagione sintomi: insomma, gli effetti sopra descritti non sono altro che il conosciuto e poco considerato “campanello d’allarme”.

Ebbene, sì. Ad avviare tutta una serie di situazioni annesse e connesse, il più delle volte, sono colpevoli quelle problematiche già presenti – ma ignorate, appunto – che, colte alla sprovvista dal cambio di stagione, reagiscono nei modi più disparati.

Cambio di stagione sintomi
Cambio di stagione sintomi – Fonte: IStock

Come affrontare al meglio il cambio di stagione

Veniamo al nocciolo della questione: come “sopravvivere” al cambio di stagione? Per limitare i sintomi che abbiamo appena terminato di esporre, è necessario – anzi basilare – adottare abitudini quotidiane salutari. Vediamole.

  • In primis è consigliabile seguire un’alimentazione equilibrata, bilanciata. Il corpo, difatti, ha bisogno d’essere “rifornito” di energia – a gradi – durante la giornata. Ottima la dislocazione dei pasti che, ricordiamo, devono essere 5: colazione, spuntino di metà mattinata, pranzo, spuntino pomeridiano e cena. Gli elementi che le sostanze ingerite apportano – macronutrienti (carboidrati, grassi e vitamine) e micronutrienti (vitamine e minerali) – divengono alleati preziosi per il corretto funzionamento dell’organismo. Vige un’abitudine errata: abbuffarsi una volta sola (peggio durante il pasto della sera). Molti non sanno che il corpo subisce un vero e proprio attentato terroristico! La soluzione migliore risiede in un limitato ma continuo alimentarsi.
  • Sempre per quanto concerne la dieta: affinché all’organismo vengano distribuiti tutti i componenti di cui ha bisogno (lo abbiamo detto: macronutrienti e micronutrienti), si suggerisce di variare la tipologia di cibo. Non solo. È fondamentale bere – almeno – un litro e mezzo di acqua al giorno e consumare cinque porzioni di verdura e frutta.
  • Attività fisica: se pensate che la stanchezza si combatta da sdraiati, vi sbagliate. La pratica sportiva, compiuta a bassa intensità (non è richiesta né la scalata all’Everest né la maratona di New York) ma a lungo termine, può aiutare a contrastare molti effetti derivanti dal cambio di stagione. L’esercizio fisico, infatti, aumenta la produzione di energia e contrasta il senso di spossatezza ancor meglio di un sonnellino pomeridiano. E non è tutto: lo sport – migliore risposta contro lo stress – stimolando il metabolismo, sollecita il rilascio di quei neurotrasmettitori portatori di serenità. E in fatto di linea? Che dire, l’attività fisica snellisce e tonifica il corpo, limitando gli inestetismi presenti.
  • Regolare il sonno: gli studi di settore hanno confermato che dormire almeno 8 ore per notte apporta benefici. Sia le attività mentali che il tono dell’umore migliorano, la stanchezza viene percepita meno e aumenta, di conseguenza, la resistenza fisica. Alcuni accorgimenti per un sonno come si deve: coricarsi alla stessa ora, predisporre la stanza da letto in modo che luci e dispositivi elettronici non disturbino, evitare bevande alcoliche e cibi pesanti alla sera e optare per attività rilassanti (come leggere un libro o ascoltare musica distensiva).
  • Utilizzo di probiotici: con il cambio di stagione, l’attività microbiotica dell’organismo e il sistema immunitario perdono la loro efficacia e, di conseguenza, si verifica un disequilibrio della flora batterica intestinale. La soluzione ideale prevede l’uso di probiotici in grado di rafforzare le difese dell’organismo, limitando gli effetti procurati dal cambio di stagione.

Cambio di stagione e pressione alta

Che il cambio di stagione procurasse un’escalation di effetti e sintomi, lo avevamo capito, ma che incidesse pure sulla pressione alta, lo sapevate? Ebbene, gli sbalzi termici causati dal suddetto colpevole possono costituire un rischio per chi è soggetto a ipertensione arteriosa.

Con l’abbassamento delle temperature, difatti, i vasi sanguigni restringendosi provocano un ulteriore innalzamento della pressione del sangue, e questo – lo sappiamo – può provocare seri problemi (ad esempio crisi ipertensive).

Per tale ragione, è importante misurare regolarmente la pressione e rivolgersi al proprio medico curante qualora si presentino determinati segnali (mal di testa persistente, formicolii, disturbi visivi, confusione). Cosa prendere per il cambio di stagione?

Esistono dei rimedi, oltre alle attenzioni sopra riportate, che impediscano alla pressione di raggiungere vette altissime? Certamente! Di seguito, vi riportiamo alcuni prodotti utili per il cambio di stagione e pressione alta.

Cambio di stagione come si manifesta
Cambio di stagione come si manifesta – Fonte: IStock

L’integratore Cardionam Named Natural Medicine è un prodotto efficace per regolare l’ipertensione. È composto da riso rosso fermentato – che mantiene regolari i livelli di colesterolo nel sangue – carciofo, banaba, acido folico, niacina, coenzima Q10, vitamine B6 e B12.

Oltre a migliorare la pressione, possiede molte proprietà: antiossidante, favorisce le funzioni dell’apparato digerente equilibrando il tratto intestinale, migliora le attività del fegato, mantiene regolare il metabolismo.

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La Bio Atlantic ha ideato un’alternativa biologica valida: l’integratore Biancospino Bio. Le qualità della pianta sono conosciute: regola l’ipertensione e le lievi insufficienze cardiache, le palpitazioni e le aritmie. Inoltre, data la proprietà sedativa, viene utilizzato per contrastare gli stati d’ansia.

L’aglio nero Vegavero è una soluzione efficiente per la pressione sanguigna e per una corretta funzionalità dell’apparato cardiovascolare. La presenza dell’aminoacido, inoltre, conferisce all’aglio nero molte proprietà. L’aspetto legato alla fermentazione, d’altro canto, elimina il classico sapore pungente, evitando il problema dell’alitosi e della digeribilità.