Lo scrittore Charles Bukowski afferma: “Non è vero che ci si abitua, si è sempre più stanchi, semplicemente”. Verità assoluta! Faccia un passo indietro chi, soprattutto in autunno, non ha mai subito gli effetti predominanti del cambio di stagione e della relativa stanchezza.
E non parlo della fatica che genera il ripristino degli indumenti invernali, negli armadi, al posto di quelli estivi – questo, semmai, aumenta il fastidio esistente – ma di tutte quelle sensazioni emotive e fisiche che subentrano.
Immagino le vostre espressioni di consenso. Spossatezza? Aggiudicata. Ansia e insonnia? Presenti! Disturbi dell’appetito? Li accendiamo. Insomma: i problemi legati al cambio di stagione sono innumerevoli.
L’abitudine, come asseriva Bukowski, non è mai di casa. Le stagioni passano, ci prepariamo al loro arrivo così come alla loro partenza, ma no, non ci è dato di adattarci.
Inutile combattere contro i mulini a vento (lo aveva provato anche Don Chisciotte e sappiamo com’è andata), a cosa servirebbe se non ad aggiungere altra stanchezza? Per non parlare dei nostri poveri capelli e delle nostre fragilissime unghie! Una rovina.
Ma insomma, che fare? Esiste un rimedio? Eccome. Proseguite nella lettura, per voi: dinamiche, consigli e prodotti da utilizzare per combattere il fatidico cambio di stagione.
Cosa provoca il cambio di stagione all’organismo
L’introduzione lo ha accennato, ma in realtà è risaputo: il cambio di stagione autunno in primis (ma lo stesso vale per gli altri periodi) comporta innumerevoli disagi, a volte fisici, altre psicologici, per la maggiore ci ritroviamo nella selva oscura come Dante, in compagnia di un bel mix di sensazioni e problemini tecnici (diciamo pure estetici).
Avete presente la famosa frase: “Oggi hai un diavolo per capello”. Perfetto. Il periodo è quello. Non vi possono dire nulla, ma nel caso in cui persistessero, voilà: sulla testa si drizza la chioma (quasi fosse una paladina in guerra) e apriti cielo!
Se poi, dovessimo estendere l’avverbio “oggi” a “sempre”, correre ai ripari resterebbe l’unica soluzione plausibile, soprattutto per chi vi deve sopportare.
Detto questo. Cosa provoca il cambio di stagione e quali sono i meccanismi e gli effetti derivanti? Alcuni li abbiamo accennati – stanchezza, ansia e insonnia, una repentina modifica dell’appetito – a questi si aggiungono: debolezza, irritabilità (il famoso diavolo incastrato nei capelli), problemi gastrici, sonnolenza e, in linea generale, un senso di malessere.
Con il passaggio tra una stagione e l’altra, si sa, le giornate si accorciano (autunno-inverno) o si allungano (primavera-estate) e il nostro corpo è costretto ad “azionarsi” in modo diverso senza avere il minimo preavviso.
Il fattore climatico – con temperature, a volte repentine – poi, incide sull’equilibrio fisico mettendolo a dura prova. Per ovvie ragioni, un ruolo importante lo gioca la capacità, da parte dell’organismo, di reagire a tutte queste sollecitazioni.
Se eravamo abituati a spaparanzarci sul divano o a vivere in modalità stand-by, la bella stagione ci costringe a ripartire cambiando ritmi e abitudini.
Caso contrario, se trascorrevamo ore infinite di luce in continuo movimento, l’arrivo dell’autunno-inverno ci costringe a ridimensionare la nostra attività esterna e a sopportare temperature spesso instabili.
Il cambiamento di stagione, in definitiva, impatta in modo rilevante sia sul nostro corpo che sull’umore e, affrontare i nuovi andamenti, crea difficoltà.
Se dunque, come diceva Rita Levi Montalcini, nella vita non bisogna mai rassegnarsi, è necessario contrastare questo inevitabile periodo con alcuni “strumenti” d’aiuto. Nei paragrafi che seguono, li scoprirete.