Hola Spinkers! La dermatite seborroica è una condizione comune d’infiammazione cronica della cute che interessa soprattutto il cuoio capelluto e alcune aree del viso.
Pur non rappresentando un problema serio per la salute, nelle persone che ne sono colpite può provocare un disagio tanto funzionale (prurito, bruciore, squame e/o forfora) quanto sociale, ovvero sensazioni di vergogna e bassa autostima.
Come le altre forme di dermatite, si manifesta con un’infiammazione intensa della pelle ma, a differenza di esse, quella seborroica comporta una forte desquamazione della cute.
Si tratta di un disturbo abbastanza comune, che colpisce circa il 5% della popolazione mondiale provocando prurito, bruciore, arrossamenti della pelle. Scopriamo meglio cos’è e come trattarla.
Cos’è la dermatite seborroica
La dermatite seborroica è una patologia infiammatoria della pelle causata dalla moltiplicazione troppo rapida delle cellule cutanee e da un’elevata attività delle ghiandole sebacee.
Si localizza infatti, prevalentemente nelle aree ricche di ghiandole sebacee, in particolare a livello del cuoio capelluto e del viso (nella parte posteriore delle orecchie, sulle sopracciglia, all’interno del condotto uditivo), sul torace e nella zona dei genitali.
I sintomi della dermatite seborroica insorgono gradualmente: la pelle appare arrossata e ricoperta di squame (forfora), con prurito e bruciore di intensità variabile.
La dermatite seborroica è una patologia ad andamento cronico-recidivante, caratterizzata da riacutizzazioni alternate a periodi di relativo benessere.
Nello specifico, i cambiamenti stagionali e lo stress possono essere determinanti per la ricorrenza degli episodi sintomatici. La dermatite seborroica è una condizione abbastanza comune, soprattutto nei soggetti di sesso maschile di età compresa tra i 30 e i 40 anni.
Dermatite seborroica cause
Quando si parla di dermatite seborroica, in linea generale si considerano fattori scatenanti lo stress psicofisico, la predisposizione genetica, eventuali squilibri ormonali, così come l’assunzione di farmaci corticosteroidei.
A questi si possono aggiungere: carenze vitaminiche, fattori ambientali sfavorevoli (smog e inquinamento atmosferico, presenza di forte umidità).
Generalmente, la quantità di sebo così come i lieviti appartenenti al genere Malassezia ricoprono un ruolo significativo nella patogenesi della dermatite seborroica.
L’eccesso di sebo che caratterizza le aree colpite infatti, crea un contesto ideale per la proliferazione di un lievito, la Malassezia furfur, che innesca un processo di degradazione del sebo, responsabile dell’infiammazione.
La risposta immunitaria a tale processo infiammatorio, in particolare, irritazione della pelle che si manifesta sotto forma di squame oleose e di colore giallastro.
