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Antiossidanti: quali sono, perchè sono necessari alla nostra pelle? Ecco quali prodotti utilizzare!

Gli antiossidanti sono preziosi elementi che permettono di ridurre gli effetti deleteri dei radicali liberi: ecco come funzionano e quando e come utilizzarli.

Antiossidanti significato

La parola stessa “antiossidanti” esplica il vero significato: contrastare l’ossidazione di altri elementi, sostanze. Il termine chimico medico, difatti, si riferisce a quelle sostanze o principi (vitamine, minerali, enzimi) che rallentano o, addirittura, impediscono l’ossidazione.

Cedendo atomi di idrogeno ai radicali liberi, presenti all’interno dell’organismo, sono in grado di revocare gli effetti negativi provocati dagli stessi.

Le reazioni ossidative – tutte quelle “risposte” chimiche che prevedono l’uso di molecole d’ossigeno – si presentano continuamente nel corpo. Il cibo ingerito, per esempio, subisce una conversione trasformandosi in energia tramite i processi di ossidazione.

Durante questi meccanismi di ossidazione, si determinano dei prodotti, definiti intermedi, molto reattivi: i radicali liberi dell’ossigeno.   

Antiossidanti significato: come asserito nel paragrafo precedente, hanno il compito di prevenire il danneggiamento di proteine e grassi (e perfino dell’acido deossiribonucleico, DNA) generato dai radicali liberi. A seconda dell’origine, gli antiossidanti si differenziano in endogeni ed esogeni.

A cosa servono gli antiossidanti

Nell’organismo, come abbiamo più volte asserito, si susseguono moltissime reazioni metaboliche dalle quali insorgono i radicali liberi, ovvero i responsabili del famoso stress ossidativo.

Queste molecole, come constatato, sono causate da elementi endogeni (della persona) ed esogeni (ambientali).

La loro mission è distruggere le cellule, per tale ragione, sono coinvolti sia nell’invecchiamento cellulare che nella proliferazione di malattie cardiovascolari, ma anche nella presenza di tumori e situazioni degenerative. E ancora: sono artefici dell’indebolimento del sistema immunitario.

Gli antiossidanti – molecole “paladine” – sono abili a neutralizzare l’avanzata del nemico, assurgendo, essenzialmente, a tale scopo. Tra quelli prodotti dall’organismo (endogeni) troviamo: il glutatione, la catalasi, le vitamine E e C e i polifenoli; mentre gli antiossidanti – più famosi – presenti negli alimenti (esogeni) sono: le vitamine A, C ed E e i polifenoli.

Si dividono in due gruppi: primari (preventivi) e secondari. I primari hanno come funzione quella di ritardare o inibire il meccanismo innescato dai radicali liberi che porta all’ossidazione. I secondari, invece, collaborano sempre nell’azione volta ad interrompere il processo di ossidazione, ma quando questi è già in corso.

Ci pare fondamentale, per una corretta comprensione, ribadire un concetto: le reazioni chimiche che susseguono nell’organismo e che servono a scomporre i nutrienti essenziali indispensabili al funzionamento vitale producono degli scarti.

I principali sono: radicali ossodrilici, perossidi e superossidi, ossigeno singoletto: i ROS Reactive Oxygen Species, in poche parole, i radicali liberi). Non tutti questi elementi (molecole) sono dannosi. Alcuni, infatti, sono utilizzati per combattere le infezioni.

D’altra parte, se i radicali liberi non venissero eliminati dagli antiossidanti provocherebbero uno stato detto “Stress ossidativo” che, se protratto nel tempo, danneggerebbe – lo sappiamo – le strutture cellulari.

Questa, per riassumere, è la peculiarità a cui il corpo deve mirare per garantire un funzionamento idoneo: mantenere un equilibrio tra antiossidanti e radicali liberi.

Alimenti antiossidanti
Alimenti antiossidanti – Fonte: IStock