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Zaha Hadid la donna che ha sfidato le leggi dell’architettura: vita, opere e successi

La “regina delle curve”, Zaha Hadid, ha completamente rivoluzionato l’idea classica e rigida dell’architettura. Ecco le sue opere più rilevanti.

Di cosa parliamo in questo articolo

Il concetto di architettura secondo Zaha Hadid

Il lavoro di Zaha Hadid è stato una continua sfida al pensiero standard dell’architettura.

Secondo la visione di Zaha Hadid, il design non è un’impronta personale da lasciare nel mondo, né una forma di auto-appagamento, bensì un modo per affrontare le sfide e le opportunità del XXI secolo.

Per Zaha Hadid, l’architettura “deve contribuire al progresso della società e al benessere individuale e collettivo”.

Gli edifici costruiti secondo la filosofia di Zaha Hadid e dal genio collettivo del suo studio, potrebbero sembrare trionfali, fantasmagorici ed eccessivamente vistosi. In realtà si rifanno tutti alla funzione base dell’architettura, ovvero semplificare e rappresentare la quotidianità.

I suoi progetti, liberi dalle coordinate cartesiane, diventano paesaggi fluttuanti. Tutta la sua architettura è basata sull’idea di frammentazione, di penetrazione dell’edificio stesso, liberandosi dai concetti di gravità.

Progettazioni ardite, sogni non realizzati e capolavori diventati celebri in tutto il mondo. Questo e tanto altro è lo stile universalmente riconosciuto dall’architetta Zaha Hadid che è diventata una vera leggenda.

Zaha Hadid opere: ecco le più famose

Gli edifici pubblici realizzati secondo la filosofia di Zaha Hadid si caratterizzano per l’estremo dinamismo, come fossero un fermo immagine di una scena cinematografica. Lo stile di Zaha Hadid è costituito da linee definite, a volte ardite, grazie a curve espressive, a volte brutali nella loro essenza. 

Per questo Zaha viene spesso definita “The Queen Of The Curve“, la regina delle curve, e ciò si nota in tantissime sue opere. Vi mostreremo quelle che ci sono piaciute di più, quelle che, a nostro parere, mostrano tutto il genio di Zaha Hadid.

Zaha Hadid Maxxi

Il Maxxi (Museo nazionale delle arti del XII secolo), con sede a Roma, rappresenta una delle opere fondamentali di Zaha Hadid. Questo grande spazio pubblico dedicato all’arte e alla cultura contemporanea segna un punto di svolta nel panorama culturale italiano.

Oggi il MAXXI è probabilmente il centro culturale ed espositivo più attivo di Roma, ed uno dei più conosciuti in Europa; questo grazie ad una variegata programmazione di mostre, attività ed eventi speciali. Nel 2010, il progetto ha anche vinto il prestigioso Premio Stirling per la sua qualità architettonica.

Il concetto architettonico alla base del progetto di Zaha Hadid è stato quello di dare forma ad uno spazio espositivo fluido; ciò in opposizione alla tradizionale articolazione in sale separate tipica dei musei, superando anche la distinzione tra spazio esterno e spazio interno.

Zaha Hadid City Life

City Life è un progetto di riqualificazione del quartiere storico della Fiera di Milano, concepito da Zaha insieme ad altri due architetti.

In particolare lei si è occupata di progettare una serie di immobili residenziali e una torre per uffici di 44 piani, nota come Lo Storto. In questi interventi spicca subito la matrice stilistica dell’architetta, dalle forme fluide e aerodinamiche delle residenze alla torsione della torre che la fa sembrare elastica.

Lo Storto è un grattacielo di ben 170 metri, che svetta sopra ad un centro commerciale, il Podium, anch’esso opera della Hadid. Ha una forma geometrica attorcigliata che gli conferisce dinamicità, sottolineata dai grandi costoloni che dividono visivamente le due “semi-parti” della torre.

Il rivestimento esterno in vetro, purtroppo, lo fa apparire cupo e plumbeo anche in una giornata di sole. Va detto anche che che l’enorme insegna rossa con il logo Generali smorza la spinta verso l’alto e il tentativo di leggerezza dinamica.

Le Residenze Citylife comprendono sette edifici per un totale di 38.000 mq di superficie suddivisi in 230 appartamenti, oltre a 50.000 mq di parcheggi interrati. La sequenza di balconate curvilinee danno un senso di orizzontalità, accentuato dalle aperture di facciata con le finestre a nastro.

Zaha Hadid London Aquatic Centre

Si tratta di una piscina olimpica che sorge nella porzione sud-orientale del Queen Elizabeth Olympic Park . Il concept architettonico si ispira al movimento fluido dell’acqua, definendo spazi sinuosi e forme avvolgenti all’interno del paesaggio fluviale del Parco Olimpico.

Il tetto ondulato si solleva maestoso da terra come un’immensa onda. Esso racchiude le piscine del centro con un gesto fluido e totalitario, poggiandosi su soli tre supporti di cemento.

Progettato per ospitare le Olimpiadi del 2012 , l’Aquatics Centre è ora utilizzato come impianto sportivo cittadino. In esso ritroviamo le impronte stilistiche zahadidiane: le enorme vetrate, la fluidità spaziale e le superfici lisce monocolore.

Maestoso e sorprendente, è un esempio di architettura iconica per la collettività, dove tutti i visitatori possono usufruire del lusso e della bellezza degli spazi ad un prezzo congruo.

Zaha Hadid The Opus

The Opus è una torre di 828 metri di altezza sede del lussuoso ME Dubai, il primo hotel del gruppo Meliá in Medio Oriente, nel quartiere Burj Khalifa.

L’edificio è una struttura originale e avveniristica: ha la forma essenziale di un cubo scavato nel centro, a creare un vuoto di forma irregolare.

Questo vuoto di otto piani al suo centro contrasta drammaticamente con le precise geometrie ortogonali del cubo di vetro dell’Opus. Di fatto l’edificio è formato da due torri alte 100 metri collegate da un atrio a quattro piani e da un ponte asimmetrico sospeso a 71 metri dal suolo.

L’interno è occupato da uffici, un hotel luxury del gruppo Meliá, bar panoramici e ben 12 ristoranti. Anche gli arredi rispecchiano la modernità del palazzo, letti asimmetrici, balconi scultorei e una grande installazione di sfere luminose sospese nell’atrio.

Zaha Hadid Opera House

Inaugurato nel 2010 è uno dei tre teatri più grandi della Cina, costruito in stretta relazione con il Pearl River e con l’area del porto.

La struttura dell’Opera House è stata concepita come due rocce immerse nel fiume, due grandi volumi dagli spigoli levigati che rappresentano la metafora naturalistica dell’erosione dell’acqua sulle pietre.

Essi ospitano due sale, un grande teatro per l’opera e la danza da 1804 posti e una sala flessibile multifunzionale da 443 posti. Rivestite entrambe in granito, evocano due massi che emergono da un comune basamento a metà tra l’artificiale e il naturale.

Esso è costituito infatti da percorsi di calcestruzzo a vista, superfici vetrate, manti erbosi e specchi d’acqua riflettenti.

Zaha Hadid Library and Learning Centre

L’edificio per la Biblioteca della Facoltà di Economia di Vienna realizzato da Zaha è il cuore del campus universitario. Non si tratta di una semplice biblioteca, ma di uno spazio per la ricerca, per il lavoro e per il relax, un luogo di comunicazione.

L’imponente struttura poligonale è composta da due volumi principali sovrapposti e incastrati che svettano sul Prater Park. Mentre esternamente il volume è caratterizzato da linee dritte e squadrate, all’interno lo spazio diventa fluido, caratterizzato da forme fluide e avvolgenti.

Nell’ingresso c’è il Forum, concepito come piazza centrale, gli ultimi due livelli sono adibiti a biblioteca, mentre i livelli sottostanti a studio e ricerca.

Zaha Hadid Leeza Soho Tower

La Leeza Soho Tower è uno degli ultimi progetti realizzati da Zaha Hadid prima della sua morte. Il grattacielo, che sorge nel quartiere finanziario di Pechino, misura 172.800 mq, si sviluppa su 45 piani e offre spazi lavorativi e uffici alle imprese.

E’ un cilindro di vetro e acciaio, leggermente bombato, composto da due sezioni che si intersecano dando vita ad una spirale. Man mano che la torre sale i piani superiori, si uniscono fino a diventare un complesso unico.

Le due metà della torre ombreggiano l’atrio che è stato creato per essere una piazza pubblica per il quartiere offrendo ampie vedute sull’ambiente circostante. 

Il sistema con cui è stata creata la torre monitora in tempo reale la situazione ambientale-atmosferica e l’efficienza energetica. Infatti, il progetto comprende un sistema di raccolta dell’acqua, impianti a basso consumo di energia e un tetto isolante che ospita un campo di pannelli.

Tutto ciò permette a questa struttura di essere il più possibile autosufficiente.
Oltre agli spazi per gli uffici, sono presenti più di 2.500 parcheggi per le biciclette e per le auto elettriche con la possibilità di ricaricarle.

SpinkUp Tips

Zaha Hadid opinioni e considerazioni finali

Zaha Hadid descriveva attraverso i suoi edifici un’esperienza che noi facciamo comunemente nella vita: il fluire continuo negli spazi, il non avere requie, il senso di sradicamento e la trasformazione di ciò che in passato era stabile in una condizione dinamica.

Lei ha saputo congelare tutto questo in un continuo movimento statico, in una torsione che torna su se stessa. 

La sua è stata un’operazione di grandissima potenza, una volontà quasi di piegare la materia e le circostanze intorno a sé, rimodellandole secondo una propria idea del mondo.