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Zaha Hadid la donna che ha sfidato le leggi dell’architettura: vita, opere e successi

La “regina delle curve”, Zaha Hadid, ha completamente rivoluzionato l’idea classica e rigida dell’architettura. Ecco le sue opere più rilevanti.

Hi Spinkers! La storia di Zaha Hadid, architetta e designer irachena di successo, è una storia di perseveranza e determinazione ammirevole.

E’ stata una donna che ha sfidato l’architettura, cambiando le regole e soprattutto l’immaginario dietro alla costruzione degli edifici. Anche dopo la sua prematura morte, i suoi edifici hanno continuato ad essere costruiti e le sue opere hanno sollevato polemiche e discussioni.

La rivista FORBES, nel 2008, la include nelle 100 donne più potenti del mondo, mentre la rivista TIME, nel 2010, la include nell’elenco delle 100 personalità più influenti al mondo.

In questo articolo vogliamo mostrarvi il genio che è stata questa donna, portarvi nel suo mondo, renderla attuale con le sue opere che continueranno a vivere.

Chi è Zaha Hadid: vita, carriera e successi professionali

Dame Zaha Hadid Mohammad è nata nel 1950 a Baghdad, in Iraq, da una famiglia agiata (il padre era un ricco imprenditore edile e un importante politico, la madre un’artista).

Studia matematica all’Accademia Americana di Beirut prima di trasferirsi a Londra, nel 1972, per proseguire gli studio alla Architectural Association. Dopo essersi diplomata nel 1977, inizia a lavorare per uno dei suoi insegnanti Rem Koolhas.

Parallelamente al suo lavoro nello studio OMA fondato a Rotterdam, inizia a insegnare nelle università più prestigiose come quelle di Harvard e Yale. Torna a Londa nel 1979 e fonda il suo studio di architettura Zaha Hadid Architects.

Nonostante le sue idee siano apprezzate e notate, le sue architetture vengono considerate troppo irrealizzabili. Lei però non si abbatte grazie anche al sostegno dell’ingegnere Peter Rice. Nel 1933 vengono realizzati i suoi primi edifici: una residenza a Berlino e la stazione dei pompieri al Vitra Campus.

La vera svolta avviene nel 2004 quando diventa la prima donna a vincere il Premio Pritzker in Architettura (l’equivalente di un Premio Nobel).

Dopo quel riconoscimento le commissioni per il suo studio iniziano ad aumentare notevolmente. E coi i tanti nuovi lavori anche le critiche: viene accusata di creare architetture più scenografiche che funzionali.

Ma ciò è dovuto anche al suo segno di rottura con l’architettura classica, per la sua continua sfida alle convenzioni che la rende sempre riconoscibile in tutto quello che progetta.

Nel 2010 viene realizzato in Italia il Maxxi, edificio con cui si guadagna il Premio Stirling, vinto poi una seconda volta per la Evelyn Grace Academy nel 2011.

E’ deceduta nel 2016 all’età di 65 anni, a seguito di un attacco cardiaco mentre era in ospedale a Miami, dove era stata ricoverata per una bronchite.

Zaha Hadid opere
Zaha Hadid opere – Fonte: Instagram