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World Vegan Day: esempi di dieta equilibrata vegana e gustose ricette

Il World Vegan Day è la giornata che celebra tradizionalmente la dieta vegana: ecco di che si tratta, quali alimenti sono consentiti e come sperimentare attraverso gustose e salutari ricette!

Di cosa parliamo in questo articolo

Come iniziare una dieta vegana

Per chi non è abituato a seguire una dieta vegana, non è facilissimo dare una svolta definitiva al proprio stile alimentare e avvinarsi a tale metodologia.

Questa, infatti, richiede molto tempo e attenzione, soprattutto nella combinazione dei vari cibi, affinché gli stessi apportino la corretta quantità di principi nutritivi. Dunque, come iniziare una dieta vegana?

Step by step, direbbero gli anglosassoni, e come dissentire? L’arte dei piccoli passi, come la definirebbe Antoine de Saint-Exupéry, ci suggerisce di iniziare ad essere vegan solo per un paio di giorni a settimana.

Durante questo breve periodo, andranno eliminati tutti i cibi di origine animale e anche i relativi derivati: latte, uova, miele, formaggi e yogurt.

Non si deve pretende una dieta drastica, è sufficiente integrare con alimenti come: orzo, kamut, legumi, riso, ceci, fagioli, lenticchie, frutta e verdura.

Il pasto deve comprendere due terzi di cereali, un terzo di legumi (corrispondente a una equilibrata quota di proteine) e verdura illimitata.

Da quello che si può evincere, la dieta vegana (e il World Vegan Day lo ribadisce ogni anno) è sana solo se bilanciata. Decidere di seguire un regime vegano non equivale a eliminare ogni genere di proteine in favore di cibi ricchi di zuccheri e carboidrati. Al contrario.

La vegana dieta è caratterizzata da un corretto equilibrio tra proteine vegetali, carboidrati (complessi), frutta e verdura. È importante ricordare che lo stile vegano non esclude, ma anzi consiglia, l’assunzione di alimenti che garantiscano un apporto proteico comprendente aminoacidi essenziali, importanti per il benessere dell’organismo.

Dieta vegana in cosa consiste

Come anticipato, la dieta vegana (caratterizzata da tre fasi: il passaggio graduale, l’incremento e il pieno regime) esclude i prodotti di origine animale, diretta o indiretta.

Per intenderci, non prevede il consumo di pesce, carne, latte e latticini (formaggi e yogurt), uova, miele, caglio animale. Tuttavia, occorre chiarire un concetto importante, spesse volte frainteso: la cucina vegana non è solamente a base di pasta, pane, riso, dolci, verdura e frutta.

Il movimento vegano, grazie anche al World Vegan Day, continua a ribadire un punto fondamentale, uno tra i principi chiave dell’associazione: nutrirsi in modo sano, facendo attenzione che la dieta vegana non incorra in carenze debilitanti. Dunque, oltre alla salvaguardia degli animali e dell’ambiente, lo stile vegano è interessato al benessere dell’organismo.

In poche parole: ridurre il consumo di zuccheri semplici e cibi preconfezionati, introdurre più verdure di stagione, soprattutto quelle a foglia verde scuro e colorate; le crucifere (cavolfiori, cavoli e broccoli); cibi proteici come i legumi; cereali (come kamut, cous cous, quinoa, farro, segale, orzo, avena).

E ancora: latte di riso; grassi buoni (semi di lino e oliva); frutta (soprattutto agrumi); frutta secca (mandorle, noci e nocciole), semi oleaginosi (zucca, sesamo, girasole, lino) e proteine vegan. Tenere sotto controllo ferro, acidi grassi Omega 3, vitamina B12 e D, proteine, zinco e calcio.

Dieta vegana per dimagrire

Per chi è onnivoro, realizzare cosa sia una dieta dimagrante vegana, comporta grande immaginazione. Si è soliti considerarla, di per sé, già abbastanza dietetica.

Verrebbe da dire: “Cos’altro andrebbe vietato?”. Eppure, anche in un regime alimentare complesso come quello vegano, esistono alcune regole da seguire se si ha la necessità di dimagrire.

In effetti, non è scontato che una soluzione vegana permetta di diminuire i chili di troppo. Eliminare carne, pesce o derivati animali, non sempre comporta a un calo di peso.

Non molti sanno, ad esempio, che per ovviare alla carne si sceglie il seitan: un concentrato ricavato dal grano che comporta un eccessivo consumo di glutine e di carboidrati.

D’altra parte, come risaputo, gli alimenti vegetali hanno una bassa densità calorica e per tale ragione possono essere introdotti in quantità maggiori rispetto alle diete solite.

Poiché la prima fonte di energia per il corpo deriva dai carboidrati, nella dieta vegana per dimagrire, questi possono essere assunti attraverso i cereali integrali (ottimi perché non permettono di ingrassare).

Di seguito alcuni consigli utili per una dieta vegana equilibrata:

  • Cibi ricchi di fibre.
  • Verdure crude o cotto cucinate in diversi modi.
  • Dolci naturali (è sconsigliato eliminarli completamente perché utili per non arrecare stress al corpo).
  • Un consumo limitato di frutta tropicale perché zuccherina (banane, mango e papaia).
  • Assunzione della vitamina B12 (Cianocobalamina).
  • Attività fisica quotidiana (almeno un’ora al giorno). Pensavate che mangiando vegano si potesse evitare?
  • Sonno ristoratore: anche chi segue la dieta dimagrante vegana non può escludere un riposo notturno come si deve (le 8 ore canoniche).

In sintesi: dieta vegana cosa mangiare? E come dovrebbe essere organizzato un piatto ideale affinché la vegana dieta serva a dimagrire? Sarebbe cosa buona e giusta se contenesse:

  • Una porzione abbondante di verdure (indifferente dalla cottura).
  • Una percentuale altrettanto ricca di cereali integrali.
  • Una razione media (o piccola a seconda della fisicità) di legumi o derivati (seitan e mopur).
  • Una porzione piccola di olio, grassi e frutta secca.
Dieta Vegana Crudista
Dieta Vegana Crudista – Fonte: IStock