Gli esercizi di stretching per le gambe rappresentano una soluzione efficace non solo per mantenersi in forma ma anche per prevenire numerosi fastidi e spiacevoli conseguenze. Se l’attività fisica è fondamentale, lo stretching è essenziale: ecco alcuni suggerimenti per avere gambe toniche e invidiabili, “a prova di minigonna“!
Stretching gambe a cosa serve
Tanto bistrattato quanto fondamentale, lo stretching gambe e schiena appare particolarmente utile: ecco le motivazioni:
- incrementa l’elasticità di muscoli e tendini
- previene contratture muscolari
- permette di sciogliere le tensioni muscolari, favorendo la corretta ossigenazione.
Gli esercizi di stretching per gambe spaziano da posizioni yoga per chi è più audace e allenato, a semplici stiramenti da praticare ogni qualvolta si intende effettuare esercizio fisico intenso.
In un pensiero più alto e ironico si può definire lo stretching, come quel momento in cui si prende coscienza di aver fatto un po’ di esercizio o quantomeno si ha la giusta motivazione per praticarlo, senza farsi cogliere fisicamente impreparate! Lo stretching quindi, serve per prevenire eventuali infortuni e trattare efficacemente astidiosi crampi muscolari.
Il mood perfetto è rappresentato da un’attività fisica a media o alta intensità, anticipata e successivamente seguita da un momento di esercizi stretching gambe, soprattutto quando si va a lavorare in modo intenso sui muscoli delle parti basse del corpo, come nel caso della corsa.
In questa fase dell’allenamento, prima e al termine di uno sforzo intenso, lo stretching gambe diviene un piacevole momento distensivo, utile a corpo e spirito.
Le palestre possiedono attrezzatura specifica e mirata per svolgere esercizi di stretching gambe e glutei: tuttavia è possibile muoversi a corpo libero senza compromettere il risultato, magari avvalendosi del pilates!
Stretching gambe quando farlo
Lo stretching gambe dev’essere fatto sia prima dell’allenamento, per evitare di traumatizzare la muscolatura a causa dello sforzo, ma anche e soprattutto al termine di una sessione sportiva più o meno intensa.
E’ buona regola praticarlo come defaticamento post-esercizio, focalizzandosi sulla fascia muscolare sollecitata in precedenza.
Tuttavia è possibile praticare stretching gambe e glutei, come anticipato in precedenza, anche – e non solo – all’inizio dell’allenamento, attenendosi tuttavia ad alcune accortezze.
Se al termine della performance sportiva lo stretching deve essere statico, prima dell’allenamento è meglio sfruttare le caratteristiche dello stretching dinamico.
In questo modo si può considerare l’esercizio come una sorta di riscaldamento, evitando successive problematiche muscolari.
Lo stretching infatti, è una sorta di allenamento muscolare che, attraverso la distensione della muscolatura, rilassa la parte sollecitata durante la performance sportiva.
Ormai è dimostrato scientificamente che l’esercizio fisico è in grado si stimolare i circuiti dopaminici.
Il triptofano, conosciuto anche come "ormone della felicità" è l'elemento che contribuisce a evidenziare l’importanza dello stretching post allenamento, così come la stessa pratica sportiva regolare.
Esso, infatti, permette all’individuo di prendere coscienza di quanto fatto e di mantenere lo stato di benessere e buonumore per un periodo di tempo protratto.
L’idea di includere lo stretching al termine del proprio allenamento permette alle fasce muscolari interessate di incrementare il proprio tono.
Lo stretching schiena e gambe costituisce un breve circuito tra i più utilizzati, proprio perché richiama l’attenzione a grandi aree del corpo, favorendone l’ossigenazione e permettendo di migliorare al contempo la postura.
