Hola Spinkers! Velate, a rete, di cashmere, a fantasia, le calze sono da sempre uno degli capi immancabili nel guardaroba di ogni donna, in grado di esprimere la personalità di chi le indossa.
Una variante più sexy delle calze, che completa ed arricchisce i look casual è rappresentata dalle parigine, che nei secoli ha fatto innamorare un gran numero di fashioniste.
A metà tra collant e calzettoni, le calze parigine sono un accessorio irrinunciabile sia d’autunno che d’inverno, da sempre sinonimo di stile e di femminilità.
In questo articolo scopriremo cosa sono, la loro storia affascinante, e come abbinarli nel modo giusto.
Calze parigine caratteristiche
Le parigine sono la versione più moderna e fashion del vecchio gambaletto con reggicalze. Si presentano come delle calze molto lunghe che coprono la gamba fino a sopra il ginocchio, sfiorando la metà della coscia.
Le calze parigine sono simili a lunghi calzettoni, realizzati in in lana o cashmere, cotone, nylon, e in tutte le fogge possibili e immaginabili. Abbiamo infatti, parigine:
- monocolore o a fantasia, lisce o con trecce e trafori
- semplici o decorate: con motivi ispirati ad animali e natura, disegni geometrici, o con l’aggiunta di elementi pendenti, come glitter, perle e cristalli o anche fiocchetti
Come nascono le calze parigine
Anche se le calze parigine sembrano essere un accessorio abbastanza contemporaneo, in realtà si portano dietro una lunga storia, nel segno della conquista femminile di una di maggiore libertà nel vestire.
La prima donna nella storia ad indossare le parigine è stata Maria Antonietta di Francia, amante di questo accessorio sin dai primi esemplari in cotone. Qualche secolo dopo, con la Prima Guerra Mondiale le donne hanno accesso allo sport, e iniziano ad indossare divisa e calze sportive fino al ginocchio, dando vita ad un nuovo modello di femminilità.
A partire dagli Anni ’20 le parigine appaiono timidamente sulle gambe delle donne, diventando un simbolo di stile e libertà. Ma è negli anni ’30 che accade qualcosa di rivoluzionario: l’arrivo del nylon, il materiale resistente e a basso costo, grazie al quale le parigine si fanno più sottili ed entrano in massa tutti i guardaroba femminili, come emblema di una nuova identità ritrovata.
Con il dopoguerra il nylon inizia a scarseggiare poiché usato prevalentemente nella produzione di paracaduti militari, perciò le calze diventano un bene di lusso accessibile a poche.
A sostituirle furono le calze velate, indossate su metà o tutta la gamba, con un effetto simile a quelle originali. Negli anni ’60 le calze sopra il ginocchio compaiono sui primi manifesti pubblicitari, con colori accesi e fantasie geometriche.
Tra le icone del tempo, ad indossarle vi fu la modella Twiggy, una delle maggiori ispiratrici di questa nuova moda, che vedeva le parigine indossate con disinvoltura sotto minigonne e shorts colorati.