Il No Bra Day, inteso nel suo significato più vero, è un movimento che predilige la libertà di scelta lontana dai pregiudizi o dalle costrizioni culturali e ideologiche.
Alcune donne, addirittura, hanno deciso di aderirvi attraverso uno stile più radicale, trasformando un evento singolo in routine quotidiana e filosofia di vita.
Seppure il famoso “libero arbitrio” ci suggerisca si accettare le volontà degli altri, ci pare doveroso sottolineare che, in alcuni contesti, la pratica del No Bra Day è tutto fuorché comoda.
Durante l’attività fisica, ad esempio, il seno – soprattutto se abbondante – può causare effetti negativi a schiena e cervicale, arrivando perfino a creare microtraumi ai tessuti.
Va da sé che, un utilizzo del reggiseno sportivo, è molto più confortevole e salutare che praticare sport senza indumento intimo.
Un’altra fase della vita che predilige l’impiego di indumenti intimi è quella della post gravidanza. Nel periodo della maternità, difatti, le mammelle diventano gonfie e doloranti. Indossare un reggiseno allattamento anallergico, dunque, è indispensabile.
Infine, esistono situazioni in cui il seno ha perso tonicità e sostegno. Esibirlo senza reggiseno push up, potrebbe provocare disagi fisici e psicologici (l’autostima, di certo, non aumenterebbe).
Insomma: al No Bra Day possiamo aderire seguendo i vari hashtag, ma cerchiamo di carpirne il vero significato e sentiamoci sì, libere, ma di indossare anche un bra!