Hola Spinkers! Lo dobbiamo ammettere: l’utilizzo dell’accessorio intimo, il reggiseno, se protratto per l’intera giornata, non è comodo.
In ogni abitazione del mondo, quando la donna rientra da una giornata lavorativa o da qualsiasi altro impegno, si assiste alla classica scena della “liberazione” – attesa da ore – del fantomatico bra.
Insomma, che si dica, non c’è indumento intimo che tenga: anche il reggiseno invisibile o il reggiseno a balconcino non sono del tutto confortevoli.
In riferimento a questo, nasce il No Bra Day. Cos’è? Scopritelo proseguendo nella lettura. Non ci crederete: molte celebrities hanno aderito al movimento!
Cos’è il No Bra Day
Il No Bra Day (denominato anche No Bra less) è un movimento sorto dieci anni fa, per la maggiore in Francia e in Occidente, basato sull’idea che il reggiseno non vada indossato perché arrecherebbe effetti non proprio positivi per il benessere della persona.
L’identità originaria del movimento richiama l’autodeterminazione femminile e il bisogno, da parte della donna, di appropriarsi del proprio corpo.
Lo slogan ideato “Abbasso il reggiseno, viva la comodità” la dice lunga. Questa tematica, lo si evince, non è legata ad un momentaneo vezzo, ma indica una radicalità più profonda.
La donna, difatti, inizia a dimostrare una necessità sempre più impellente: quella di gestire il proprio corpo ed essere comoda nel farlo.
Il movimento suddetto ha visto coinvolte numerose star. Sono molti i volti noti che hanno fatto da testimone a questa campagna, ognuno consapevole del potere immenso che suscita un seno “libero” da costrizioni accessorie.
Dunque, non un semplice e banale esibizionismo, come alcuni assurgono, ma una necessità personale e profonda.
No Bra Day significato e origini
Il No Bra Day, come suggeriscono i paragrafi precedenti, non è nato come mero movimento femminista, al contrario. Le origini risalgono al passato e vertono credenze ancora in uso. In primis quella che considera il seno di una donna parte sessualizzata del corpo femminile.
La conferma a tale assunto è data dalle affermazioni degli uomini che, in risposta alla provocazione alzata dal No Bra Day, definiscono il seno nudo sotto un abito un mezzo di eccitazione sessuale.
E il parere scaturito è forte: la donna, che decide di non indossare indumenti intimi, instilla nell’uomo una carica erotica tale da metterla a serio rischio d’aggressione.
In sostanza: il No Bra Day non è una lotta puramente femminista, ma il desiderio di sentirsi libere e di svincolare quell’immagine erotica di fondo che il seno detiene dagli albori del mondo.
Al No Bra Day, inoltre, viene attribuito un ulteriore significato: è considerato simbolo di dichiarazione politica. In effetti, togliere il reggiseno, equivale – per certi versi – alla volontà di non assoggettarsi alle ideologie imposte dalla società.
Levare l’indumento intimo è ritenuto un modo per liberare dalla “prigionia” l’icona della femminilità per eccellenza. Non solo. Significa spogliarsi di tutte quelle imposizioni culturali e fisiche che da tempo accompagnano la donna.
Al presente, il No Bra Day vuole esprimere un significato forte in termini di sensibilizzazione e consapevolezza attinenti alla prevenzione del tumore al seno. Non a caso, viene celebrato a ottobre: mese dedicato alla lotta contro questa devastante malattia.
La “mission” del movimento è fondamentale: sollecitare le donne ad eseguire gli auto esami preventivi di rito e un abitudinario screening al seno.
Dunque, grazie al No Bra Day, le donne si fanno portatrici – a loro volta – di un messaggio basilare per la vita: la prevenzione resta lo strumento più importante contro le neoplasie mammarie.