Di cosa parliamo in questo articolo
Endometriosis Awareness Day: 10 influencer che meritano di essere seguite
Giorgia Soleri negli anni ha raccontato sul suo profilo Instagram la sua malattia, degli enormi disagi e problemi di cui ha sofferto. Ad Agosto 2021 si è sottoposta all’intervento per rimuovere l’endometrio e continua a battersi far conoscere e sensibilizzare l’argomento.
Anche Gabrielle Caunesil, moglie di Riccardo Pozzoli, storico fidanzato di Chiara Ferragni, ha sofferto di endometriosi e in più di un’occasione ha raccontato ai follower delle difficoltà avute negli anni per concepire il piccolo Roméo.
Anche la modella Chrissy Teigen, moglie di John Legend, a febbraio 2021 si è sottoposta all’intervento per la rimozione dell’endometrio e sul suo profilo Instagram si è mostrata in lacrime ai suoi follower in più di una volta nel raccontare le sofferenze provate.
Emma Roberts ha dato un nome alla sua malattia quando si è sottoposta alle cure per provare a restare incinta. Fino a quel momento non sapeva di soffrire di endometriosi ma da ragazza ha provato spesso la sensazione di aver fatto qualcosa di sbagliato.
L’attrice Amy Schumer in più di un’occasione ha denunciato la poca sensibilizzazione dell’endometriosi. A causa della malattia qualche tempo fa ha subito l’asportazione dell’utero.
L’ex Spice Girls Emma Bunton si è sottoposta a lunghe cure per rimanere incinta dopo la diagnosi di endometriosi ricevuta appena ventenne.
Per anni Susan Sarandon ha pensato che i dolori e le fitte allo stomaco fossero legati alla sindrome premestruale, convivendoci con rassegnazione per diverso tempo.
Di recente anche Alexa Chung ha raccontato di essere affetta da endometriosi, ritraendosi nel corridoio di un ospedale londinese nell’attesa dell’intervento.
Poco prima di rimanere incinta, a Laura Torrisi è stata diagnosticata l’endometriosi e l’attrice si è già sottoposta a 3 interventi di rimozione dell’endometrio dal 2010.
L’attrice Padma Lakshmi è la cofondatrice di Endometriosis Foundation of America, l’associazione che per prima ha promosso l’Endometriosis Awareness Day e da anni si batte per il riconoscimento di questa condizione.
Endometriosi: quando l’informazione è fondamentale
Parlare di endometriosi significa far conoscere la patologia, informarsi e sottoporsi a controlli di prevenzione e visite ginecologiche più regolari.
Solo una diagnosi ricevuta in tempi brevi e un trattamento immediato possono aiutare le donne affette da endometriosi a migliorare la qualità della loro vita e prevenire l’infertilità.
Troppo spesso chi soffre di endometriosi si sente accusata di essere debole, di lamentarsi per il ciclo o di stancarsi troppo facilmente, senza sapere che dietro a tutto questo si nascondono i sintomi di una malattia invalidante e logorante.
A Marzo si celebra in tutto il mondo l’Endometriosis Awareness Day, un evento creato per aumentare la consapevolezza e l’educazione su questo disturbo doloroso che affligge circa 176 milioni di persone in tutto il mondo.
Le prospettive a lungo termine per i pazienti con endometriosi variano in base all’età, ai sintomi e al trattamento. Alcuni pazienti provano sollievo non appena iniziano il trattamento.
Per altri, i sintomi non scompaiono mai. È importante notare che la menopausa può portare a una riduzione dei sintomi poiché l’influenza ormonale del rivestimento uterino fuori posto non è più presente.
In Italia solo nel 2017 l’endometriosi è stata riconosciuta ufficialmente come patologia cronica, fornendo alle donne affette dalla malattia un minimo di tutela per i casi più gravi, in termini di esenzione dalle prestazioni specialistiche e controlli.
È importante parlare di endometriosi cause e della malattia, in molti casi debilitante, e nell’ultimo sempre più influencer si sono fatte portavoci di questo messaggio, rivelando di essere affette dalla patologia e delle enormi sofferenze fisiche con cui hanno imparato a convivere.
