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Coppetta mestruale: come vivere il ciclo in maniera pratica e sostenibile

La coppetta mestruale è una valida alternativa agli assorbenti interni: ecco di che si tratta, come si utilizza e quali sono i vantaggi e i benefici che è in grado di restituire.

Coppetta mestruale come si usa

A dispetto di quel che si possa pensare o immaginare, la coppetta mestruale è utile e semplice nel suo inserimento. Mi direte: “Certo, può anche essere, ma in pratica la coppetta mestruale come si usa”? Detto fatto: di seguito, la descrizione degli step.

  • Prima di procedere all’utilizzo della coppetta, pare scontato ma lo sottolineiamo, è d’obbligo lavarsi le mani.
  • Dopo averla scartata dalla confezione, piegatela su sé stessa due volte, prima una e poi l’altra (questo vi aiuterà ad inserirla).
  • Ora infilatela nella vagina. Se lo preferite o ritenete necessario, antecedentemente l’inserimento della coppetta mestruale, potreste utilizzare un lubrificante.
  • Ogni 4-8 ore dovrete svuotare il contenitore. Se le mestruazioni sono poco abbondanti, potreste togliere la coppetta anche dopo 12 ore.
  • Per estrarla, vi basterà “spingerla” – attraverso la muscolatura pelvica – verso il basso. Successivamente, dovrete tirare il gambo della coppetta verso l’esterno.
  • Una volta lavata con acqua e sapone, asciugatela con attenzione.
  • Non vi resta che re-introdurla seguendo i primi procedimenti.
Alcune precisazioni: quando procedete all’inserimento, non dovete - in alcun modo - spingere troppo in profondità la coppetta mestruale. Questa, difatti, si posiziona da sola e correttamente. 

Inoltre, fate attenzione che il contenitore sia inserito nel canale vaginale con il gambo rivolto verso il basso (servirà nella fase dell’estrazione) e l’apertura più ampia verso l’alto.  

Altro particolare: la coppetta mestruale usa e getta – per adattarsi e collocarsi al meglio – deve essere inserita inizialmente nella metà del tronco vaginale, e solo dopo spinta dietro l’osso pubico, accanto alla cervice.

Come scegliere la coppetta mestruale

In commercio esistono molte tipologie di coppetta mestruale, ma per scegliere quella più adatta, ci si deve basare su determinati parametri personali.

Vi riportiamo i criteri con i quali effettuare la valutazione d’acquisto più idonea: tonicità della coppetta, taglia e caratteristiche inerenti al flusso mestruale.

Il primo metro di misura tiene in considerazione la tonicità della coppetta che varia in funzione ad un’altra tonicità: quella relativa al proprio pavimento pelvico.

Questi non è altro che una serie di muscoli, distribuiti a livello pelvico, che si coadiuvano per sostenere utero, vagina, retto e uretra. Non solo. Servono anche a regolare gli sfinteri.

A seconda della donna, sono presenti diversi pavimenti pelvici: con tonicità normale per la maggior parte; con tonicità diminuita quando si sono verificate gravidanze o perdita di peso ed è possibile che si presenti una perdita di urina; con tonicità aumentata quando questa è allenata con specifici esercizi o sport o, ancora, nelle donne in sovrappeso.

Valutare il nostro “pavimento pelvico” grazie all’aiuto di un ginecologo, ci agevolerà nella scelta della coppetta mestruale. In funzione della tonicità, i contenitori possono essere:

  • Tonici: vengono utilizzati soprattutto da chi possiede un pavimento con tonicità normale, ma possono essere impiegati anche da soggetti con tonicità pelvica aumentata.
  • Semi – tonici o medi: contraddistinti da coppette né troppo toniche né troppo morbide. Sono indicati principalmente per chi ha un pavimento pelvico tonico.
  • Morbidi: sono raccoglitori molto confortevoli, hanno una parete meno spessa rispetto agli altri e sono utilizzati sia da chi ha un pavimento pelvico normale e sia da quelle donne che necessitano di una sensibilità e delicatezza maggiori. Inoltre, sono la scelta indicata per chi è soggetta ad una tonicità pelvica diminuita.
Coppetta mestruale quale scegliere? L’altro criterio si basa sulla taglia. Molti produttori, in relazione a questo parametro, indicano l’età della donna e la possibilità di gravidanze e parti.
  • Taglia piccola: generalmente per donne sotto i 30 anni di età (ma alcune coppette scendono sotto i 25 o 28) che non hanno ancora partorito.
  • Taglia grande: per le over 30 (e in alcuni casi anche 25 o 28), con gravidanze e parti.

Per quanto riguarda l’indicazione relativa al flusso mestruale, è palese che la coppetta venga scelta in funzione di un ciclo più o meno abbondante. In vendita potete trovare prodotti che vanno dai 14 ai 40 ml.

Come anticipato precedentemente, i contenitori devono essere svuotati – solitamente – ogni 4 o 8 ore. Le case produttrici, consigliano – a seconda della coppetta – tempistiche diverse, ma in genere, optano per ogni 4 ore.

Questo è un indicatore rilevante perché, se vi accorgete che la vostra coppetta ha bisogno d’essere svuotata molto prima, significa che ve ne occorre una più capiente.

Infine, ci pare doveroso fare una distinzione tra i due prodotti disponibili sul mercato: la coppetta mestruale sagomata (la più scelta) a forma di campana, realizzata in lattice, silicone, gomma o materiale ipoallergenico e i contenitori in polietilene.

Attenzione: diffidate dei contenitori di marche sconosciute o eccessivamente economici; acquistate solo prodotti certificati.

Altro appunto: i criteri di valutazione, utili a stabilire quale tipologia di coppetta mestruale è la più idonea, sono solo indicativi. In effetti, a seconda delle conformazioni fisiche o delle problematiche presenti, è possibile scegliere contenitori diversi dagli standard.

Vantaggi e benefici coppetta mestruale
Vantaggi e benefici coppetta mestruale – Fonte: IStock